Corso pre e post parto

Scritto da admin il 17 apr, 2011 in La mia gravidanza, Piccole impronte | 100 commenti

Negli ultimi anni fra le donne in gravidanza ha preso sempre più campo l’abitudine di frequentare i cosiddetti corsi preparto: sono normalmente corsi formati da circa otto incontri durante i quali gli argomenti trattati spaziano dalla preparazione al parto, alla visita dei reparti di maternità, fino all’allattamento e alla cura del bambino. Tutto questo in otto lezioni che solitamente si svolgono a partire dal settimo mese di gravidanza. A mio parere è importante frequentare il corso di preparazione al parto presso la A.S.L. della struttura ospedaliera dove si è deciso di partorire. Serve per chiarire i vari dubbi sull’organizzazione del reparto, ad esempio se c’è o no rooming in, se e quanto possono stare i papà insieme ai bambini, che tipo di assistenza al parto viene offerta e cosa portarsi nella famosa “valigia”. Da un punto di vista organizzativo sono quindi corsi utili per le future mamme. Ovviamente le cose da dire sarebbero molte e otto lezioni, se pur ben svolte da parte del personale addetto, possono lasciare le mamme con molti dubbi irrisolti.
Personalmente durante la gravidanza ho frequentato uno di questi corsi e poi ho deciso di seguire anche il corso di preparazione al parto dell’associazione culturale “Le Dieci Lune”. Inizialmente non mi era tanto chiaro come si svolgesse questo corso poiché, contrariamente a quelli organizzati dalle varie A.S.L., le mamme che stavano frequentando erano in periodi diversi della loro gravidanza, quindi non riuscivo a capire come questi incontri fossero strutturati. Questo perché in realtà essi non erano strutturati, non c’era un programma prestabilito, ma partivano dai nostri bisogni in quel momento, quindi, inevitabilmente andavamo a parlare delle nostre gravidanze, delle nostre aspettative nei confronti del parto, delle nostre paure e delle nostre incertezze.
Normalmente gli incontri iniziavano con una “tavola rotonda”: ogni mamma parlava di se stessa e di come era andata la settimana passata. Da lì si partiva per un confronto di esperienze vissute e di emozioni provate. Alcune volte poi facevamo esercizi di respirazione, rilassamento, visualizzazione, il tutto in base ai bisogni e desideri delle mamme presenti. Erano incontri di tre ore, l’ultima delle quali aperta anche ai papà. Inizialmente mi domandavo cosa ci fosse di così importante da dire per dover stare insieme tre ore a settimana, ma ben presto mi sono accorta che in realtà il tempo volava e, complice anche la bella stagione estiva, si finiva sempre per stare anche un’ora in più. Importantissima si è rivelata l’apertura ai papà che invece solitamente non hanno mai tempo per frequentare i corsi “regolari”. Soprattutto nel mio caso coinvolgere mio marito è stato fondamentale per poter seguire insieme un percorso di consapevolezza che ci ha portato alla scelta di far nascere nostro figlio in casa.
Il termine “corso” non è la parola adatta a definire questi incontri. Quando penso a ciò che essi hanno rappresentato per me, mi viene più spontaneo definirli “percorso”: è una strada lungo la quale abbiamo camminato insieme mio marito, mio figlio ed io e le altre famiglie che con noi hanno partecipato. La prova di questa mia affermazione sta nel fatto che dopo la nascita dei bambini continuiamo a frequentare l’associazione “Le Dieci Lune” in quello che sbrigativamente viene definito “corso postparto”, ma che in realtà è un altro piacevolissimo momento di aggregazione e confronto con le neomamme e i loro splendidi bambini.
Si crea così una continuità di vissuto fra il pre- e il post-parto, fra il prima e il dopo quel momento su cui tanto si focalizza l’attenzione e che rappresenta la porta che si apre alla vita dei nostri amati figli. Il “corso post-parto” è in realtà un modo per continuare a stare insieme. È l’ostetrica, la figura specializzata nella fisiologia della nascita e delle prime fasi di vita del bambino, la conduttrice più adatta per questi incontri. Con il suo aiuto e con quello delle altre mamme, tutte quelle difficoltà piccole e meno piccole che ci si trova ad affrontare con l’arrivo del bambino nella nostra vita possono essere superate facilmente. Perché normalmente si pensa alla gravidanza come al periodo di formazione del nuovo individuo e al parto come al momento più alto della gravidanza, ma nessuno dice mai, soprattutto alle mamme al primo figlio, come sarà la loro vita dopo. E a volte capita che i primi momenti della nuova vita si rivelino più duri del previsto. Per questo è necessario trovare l’appoggio del gruppo e di chi, esperta e paziente, ci sappia incoraggiare ad andare avanti fino a scoprire che dietro l’angolo ci aspettano momenti bellissimi da vivere insieme con i nostri bambini.
Francesca Mancini

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